Pochi se saranno a conoscenza, ma mercoledì 15 maggio è stata una giornata importante per l’Italia. E per cosa si chiederanno in molti. Il nostro paese, proprio in quella data, ha raggiunto l’«Overshoot Day», ossia il giorno del sovrasfruttamento. Cosa significa? Semplice, significa che la Penisola ha già esaurito tutte le risorse naturali a disposizione sulla Terra, ledendo così alla sua biocapacità, il che vuol dire non avere il tempo necessario per rigenerare gli ecosistemi.
Il campanello d’allarme arriva all’ultimo rapporto del Fondo Mondiale per la Natura (Wwf) e del Global Footprint Network. L’«Overshoot Day» della Terra intera si colloca di solito nel mese di agosto, ma nei fatti ogni anno arriva sempre prima.
L’«Overshoot Day» si calcola confrontando l’impronta ecologica in ogni singolo cittadino, in questo caso italiano, con la biocapacità, cioè la capacità del Pianeta di rigenerare risorse naturali per ogni suo abitante. Secondo i ricercatori l’impronta ecologica «include le aree biologicamente produttive necessarie a produrre cibo, fibre e legname che la popolazione di quel paese consuma, ad assorbire i materiali di scarto – come le emissioni di CO2 – prodotti per generare l’energia che un paese utilizza e a sostentare le infrastrutture che il paese realizza».
Il nostro pianeta è in grado solo in parte di rinnovare ciò che continuamente gli chiediamo: campi per coltivare cibo e fibre, nutrire gli animali, produrre oli e carburanti; foreste da cui ricavare legname e che sequestrino CO2; pascoli per allevare e produrre carni, latte, pelli e lana; pesci che già peschiamo oltre il consentito, suolo che occupiamo con nuove infrastrutture. Sono tutte risorse alle quali ogni giorno italiani, e tutti gli altri abitanti del Pianeta, attingono a piene mani per svolgere tutte le attività necessarie alla loro sopravvivenza, dalla produzione di cibo fino alla costruzione di case ed infrastrutture. Se i ritmi di consumi degli italiani fossero quelli di tutti gli abitanti del pianeta, avremmo bisogno di 2,72 terre per soddisfare tutte le nostre richieste.
Globalmente l’Europa è un cattivo alunno, ma il meno virtuoso tra i 28 è il piccolo e ricco Lussemburgo, che ha consumato le sue risorse a disposizione dopo solo 46 giorni dall’inizio del 2019, esattamente lo scorso 16 febbraio. La Bulgaria è invece la più parsimoniosa, che avrà risorse a sufficienza fino al 22 giugno. Per l’Italia l’«Overshoot Day» è stato il 15 maggio, come per la Francia e la Polonia.