Una buona notizia per chi ha intenzione di effettuare interventi utili all’aumento dell’efficienza energetica del proprio immobile. A fine luglio scorso è stato, infatti, approvato al Senato in maniera definitiva il Decreto Semplificazioni, che intende dare un ulteriore stimolo al Superbonus 110%.
Che cosa significa? Che le procedure per iniziare i lavori diventano molto più rapide: infatti, d’ora in poi per ogni intervento previsto dal superbonus, a parte quelli che prevedono la demolizione di un edificio e la sua ricostruzione, sarà sufficiente inoltrare al Comune di riferimento la cosiddetta Cila, vale a dire il modulo di Comunicazione di Inizio Lavori, che dovrà essere stata asseverata da un tecnico abilitato.
Non servirà più l’attestazione di stato legittimo, e questa è una novità destinata a riscuotere un notevole apprezzamento.
Proprio l’attestazione di stato legittimo rappresentava uno degli ostacoli più importanti, o addirittura quello principale, per iniziare gli interventi, dal momento che rendeva necessaria la documentazione relativa alla regolarità urbanistica delle singole unità immobiliari e dell’edificio.
In molti casi risultava complicata da conseguire, in modo particolare per gli edifici più vecchi, dal momento che riuscire a ripescare negli uffici comunali la documentazione originaria non è facile. Senza dimenticare che, per effetto delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, gli uffici lavorano ancora adesso a scartamento ridotto.
In attesa che la scadenza del bonus venga prorogata ufficialmente, attualmente lo si può richiedere per una o due unità immobiliari, senza alcuna distinzione fra la prima e la seconda casa. Le informazioni contenute in Gazzetta Ufficiale, ad ogni modo, forniscono tutti i dettagli utili.
La detrazione non è valida per le abitazioni in ville, per le abitazioni di tipo signorile, per i palazzi di pregio artistico o storico eminente o per i castelli; lo stesso dicasi per gli immobili in cui si svolge un’attività professionale.
I titolari di reddito professionale o d’impresa possono essere considerati beneficiari unicamente se prendono parte alle spese relative a interventi trainanti che vengono realizzati sulle parti comuni del condominio.
Il tecnico chiamato a redigere la Cila non deve far altro che riportare gli estremi del titolo abilitativo grazie a cui l’immobile ha potuto essere costruito, nel caso in cui l’edificazione sia avvenuta dopo il 1° settembre del 1967, quando è entrata in vigore la legge 765/67, da cui scaturisce l’obbligo di licenza edilizia in tutta Italia.
Qualora, invece, la costruzione abbia avuto luogo in precedenza, non si deve far altro che segnalarlo. Sarà possibile descrivere le opere in modo sintetico, senza bisogno di allegare prospetti, e le eventuali varianti realizzate in corso d’opera potranno essere comunicate al termine dei lavori.
Il Superbonus, come noto, può essere ottenuto tramite la cessione del credito, ma è necessario rispettare alcuni requisiti senza i quali l’incentivo non viene garantito: è essenziale che le attestazioni che vengono fornite corrispondano al vero, che non siano realizzati interventi in maniera difforme rispetto alla Cila e che siano presenti tutti i dati relativi a epoca di costruzione e titolo abilitativo.
Il Superbonus 110% può essere richiesto e ottenuto anche per le seconde case. Anche se si deve pagare l’Imu, pertanto, è possibile usufruire del bonus in questione, come è stato evidenziato dall’Agenzia delle Entrate.
Per ottenere la detrazione è necessario che il soggetto che sostiene le spese sia il detentore o il possessore dell’immobile, il che vuol dire che sono validi anche i contratti di comodato e di locazione. Pertanto il Super Bonus 110% può essere richiesto da chi abita in un immobile concesso in comodato o in affitto, dal proprietario di una casa data in affitto o dal proprietario di una seconda casa.
Anche in questo caso vale il modulo unico, che rappresenta una novità significativa, e non solo formale: si tratta della nascita di un modulo solo per tutto il Paese. Questo permette di dire addio alle complicazioni che caratterizzavano la Cila classica, con moduli diversi da regione a regione in quanto le normative di riferimento erano differenti.
L’accesso al bonus è possibile per le persone fisiche, le associazioni, i condomini, le società sportive dilettantistiche e le onlus.
Come è stato spiegato da Renato Brunetta, esponente del governo Mario Draghi e ministro per la Pubblica amministrazione, ottenere l’accesso al Superbonus 110% sarà più semplice proprio perché in Comune sarà necessario presentare unicamente la comunicazione di inizio lavori asseverata e non serviranno altre certificazioni di regolarità.
Anche chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico può approfittare di questa opportunità, sia per la prima che per la seconda casa. Sarà possibile montare i pannelli fotovoltaici anche nelle zone A dei centri storici, a condizione che siano non riflettenti e integrati.
Quello tra fotovoltaico e Superbonus, insomma, si dimostra un binomio di successo e che sarà valido almeno fino al termine del 2022. Ovviamente, l’installazione di un impianto fotovoltaico rientra a pieno titolo nel novero degli interventi di efficientamento energetico sulle case: in particolare, il fotovoltaico con accumulo è uno degli interventi trainati, o aggiuntivi (non trainanti).
Questo vuol dire che per accedere al Superbonus sarà necessario il traino di interventi di altri tipi, quali il cappotto termico o l’installazione di una pompa di calore. L’abbinamento dovrà favorire il conseguimento di una classe energetica più elevata o, in ogni caso, un passaggio in avanti di due classi energetiche. L’installazione del fotovoltaico dovrà far parte di un investimento più ampio, quindi, poiché il fotovoltaico da solo non consente il doppio salto energetico.
Per ulteriori informazioni sugli impianti fotovoltaici che possono essere installati approfittando del Super Bonus, rivolgiti a Kennew senza impegno. Gli impianti possono essere installati non solo sul tetto, ma anche su una terrazza o sulla facciata di una casa, a condizione che vi sia una inclinazione di 30 gradi con orientamento a sud, tali da garantire un assorbimento dei raggi del sole ottimale.