Energia gratis per un anno: Bergamo verso la mobilità sostenibile

A Bergamo pieno d’energia gratis per un anno. Da qualche settimana infatti in città sono attive 11 postazioni con colonnine di ricarica, di cui 3 coperte dalla copertura Bergamo WiFi, dislocate in punti strategici della città, dove è possibile ricaricare la propria auto elettrica in maniera del tutto gratuita. L’iniziativa è in fase di ampliamento: tra qualche tempo infatti le colonnine di ricarica disponibili in tutta la città saranno 32, di cui 9 godranno anche della copertura Bergamo WiFi.

Individuarne la posizione in città è molto semplice: basta scaricare l’app «E-Moving», gratuita per dispositivi Ios a Android, cliccare su «cerca i punti di ricarica» e avere così accesso alla mappa dove è possibile identificare i punti di rifornimento attivi e liberi, distinti da due colori. Rosso per «Fast Charge» e azzurro per «Quick Charge». Nelle colonnine «Fast Charge» è sufficiente inserire uno dei cavi già presenti sulla colonnina nella presa di ricarica del veicolo; in quelle «Quick Charge» è necessario invece utilizzare la tessera «E-Moving», accostandola al lettore presente sul lato della colonnina stessa.

Per rendere il sistema da subito fruibile, il Comune di Bergamo ha attivato la consegna a domicilio della tessera «E-Moving» a tutti i proprietari di veicoli elettrici presenti nel database del Servizio Mobilità del Comune. Inoltre, la stessa è in distribuzione presso il Servizio Ecologia e Ambiente del Comune, sito in piazza Matteotti 3, presso gli sportelli A2A in Via Suardi e, per i turisti muniti di auto elettrica, presso gli Infopoint Bergamo Città Alta, Bergamo Città Bassa, e Aeroporto Orio al Serio.

Il Comune di Bergamo si è inoltre dotato di 4 quattro auto elettriche, a disposizione dei dipendenti comunali ed anche dei cittadini. Come funzionerà il servizio? Durante l’orario lavorativo i mezzi saranno a disposizione dell’amministrazione comunale e dei suoi dipendenti,mentre dopo le 18 e nel fine settimana saranno usufruibili da parte di tutti i cittadini al costo di 6 euro all’ora. Il servizio, in partenza giovedì 4 aprile 2019, sarà gestito dalla società «E-Vai».

Cos’è la mobilità sostenibile

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte intensificazione della ricerca di soluzioni per la mobilità sostenibile. Obiettivo prioritario, infatti, è ridurre l’impatto sull’ambiente dell’inquinamento causato dai trasporti, sia pubblici che privati. Che cos’è, dunque, la mobilità sostenibile? Si tratta di una serie di misure atte a diminuire le emissioni nel pianeta di gas serra e il consumo di energia, ottimizzando al contempo l’efficienza dei trasporti di beni e persone. Ciò produrrà, sul lungo periodo, effetti positivi sia sulla qualità della vita che sulla sicurezza nella circolazione su strada.

È, pertanto, di fondamentale importanza sviluppare idee sempre più valide ed efficaci per la mobilità sostenibile, che coinvolgano tanto la tipologia dei mezzi utilizzati, quanto le modalità per incentivarne la fruizione e l’acquisto, oltre al miglioramento della viabilità e all’adozione di modalità di spostamento più intelligenti e meno impattanti sull’ambiente (per esempio il car sharing).

 

Perché è importante promuovere la mobilità sostenibile

I benefici della mobilità sostenibile, quindi, si misurano sia in termini di ecologia (minore inquinamento), sia in termini di economia (minor costo dei trasporti stessi), di sicurezza (minor incidentalità e maggiore sicurezza del sistema viario) e di qualità della vita (minor inquinamento acustico, maggior vivibilità delle città).

Considerata la portata di questi effetti positivi, gli incentivi per la mobilità sostenibile e gli Ecobonus varati dal governo nel 2020 sono cospicui e diversificati, e riguardano l’acquisto di veicoli per la micro-mobilità elettrica e biciclette (anche a pedalata assistita), oltre all’impiego di servizi di sharing mobility. È inoltre previsto un generale e graduale ammodernamento del sistema viario, per esempio con la realizzazione di corsie riservate a chi si sposta in bicicletta.

 

Mobilità sostenibile in Italia: a che punto siamo

In Italia quasi la metà delle emissioni inquinanti deriva dal settore dei trasporti, che produce gran parte delle polveri sottili presenti nell’atmosfera. Adottare un sistema di mobilità che abbia minori ripercussioni sull’ambiente è, perciò, una necessità improrogabile.

Ma qual è il futuro della mobilità sostenibile nel nostro paese? Rispetto ad altre nazioni europee più sensibili alle tematiche “green”, l’Italia, purtroppo, non è ancora al passo con i tempi. Mancano una visione d’insieme e la capacità di realizzare un sistema coerente e funzionale.

A ciò si sta cercando di porre rimedio in maniera graduale. Nel 2017, ad esempio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato un decreto con le linee guida per la creazione di Piani Urbani di Mobilità Sostenibile, che dovranno essere studiati ad hoc per ciascun centro urbano. Ad oggi, sono 164 le città che stanno organizzando i propri Piani (PUMS); 35 città li hanno già approvati ed adottati.

Si tratta di progetti che riguardano qualsiasi forma di trasporto e circolazione e che hanno come obiettivo promuovere il diritto di tutti i cittadini alla mobilità, aumentando al contempo la sicurezza della viabilità e riducendo gli effetti inquinanti sull’ambiente.

Fondamentale, in questo senso, favorire l’impiego di veicoli elettrici e il car sharing, potenziare la rete di punti di ricarica e istituire più aree a traffico limitato o riservate a specifiche classi di veicoli.

Alcune città, dunque, hanno già messo in atto soluzioni valide in materia di mobilità sostenibile e stanno fornendo un buon esempio su come ridurre l’impatto dei trasporti sull’ambiente. Ciò non significa che la “svolta verde” sia dietro l’angolo, ma i risultati ottenuti finora incoraggiano sicuramente a fare di meglio e lasciano ben sperare.