E’ ufficiale, la cessione del credito d’imposta per il fotovoltaico è stata abrogata. Il 30 dicembre scorso è stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo della Legge di Bilancio 2020, in vigore dallo scorso 1 gennaio. La Legge di Bilancio ha infatti cancellato il comma che istituiva la possibilità di cedere all’installatore il credito corrispondente agli interventi relativi a ecobonus, ristrutturazioni edilizie, compresa l’installazione di impianti fotovoltaici e sisma-bonus.
La possibilità di cedere il credito d’imposta resta invece per interventi di ristrutturazione di parti comuni di edifici condominiali, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro. In questo caso, si legge nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, “il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione”.
La questione, nei mesi scorsi, aveva creato parecchia confusione. Le direttive del governo erano infatti state poco chiare. Ora il dietrofront con l’abrogazione della Legge.
Confermate invece, e prorogate al 31 dicembre 2020, le detrazioni fiscali del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e del 65% per interventi di risparmio energetico. Tra le misure che beneficiano della detrazione fiscale del 50%, dedicata agli interventi di ristrutturazione di abitazioni e parti comuni degli edifici residenziali, è compresa l’installazione degli impianti fotovoltaici su tetto destinati al fabbisogno di energia elettrica dell’abitazione nonché dei sistemi di accumulo abbinati al solare, fino a un tetto di spesa di 96mila euro per ogni unità.