Il Conto Termico è un’iniziativa promossa dallo Stato per favorire l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, area in cui rientrano la sostituzione delle caldaie e l’installazione di pannelli solari. Lo scopo è quello di migliorare la performance energetica degli edifici aiutando famiglie e imprese a limitare gli investimenti. Il Conto Termico è gestito direttamente dal GSE (Gestore Servizi Energetici).
Il Conto termico 2020, nello specifico, prevede lo stanziamento di bonus corrispondenti al 65% della spesa sostenuta per l’incremento dell’efficienza e del risparmio energetico degli edifici e per la produzione di energie rinnovabili. Si rivolge a privati, Pubbliche Amministrazioni, ditte individuali e imprese, incluse le aziende agricole, le serre e attività simili. Lo Stato eroga annualmente per questi contributi 900 milioni di Euro, di cui 200 per le Pubbliche Amministrazioni e 700 per i privati.
Come funziona il Conto Termico 2020? Questa agevolazione prevede il rimborso, da parte del GSE, fino al 65% dei costi sostenuti per gli interventi di efficientamento energetico entro due mesi dalla stipula della convenzione, per i privati in rate annuali corrisposte in un periodo che varia da 2 a 5 anni, a seconda del tipo di intervento e della dimensione dell’impianto. Nel caso in cui l’ammontare sia inferiore a 5.000€, il rimborso viene erogato in una singola soluzione. Le PA possono, invece, richiedere la liquidazione del contributo in un’unica soluzione anche in caso di spese superiori, se hanno selezionato la modalità ad accesso diretto.
Il Conto Termico è stato applicato a partire dal 2012 con il D.M. 28/12 (poi modificato dal D.M. “Sviluppo economico” del 16/02/2016, che ne ha esteso l’area di intervento e le modalità di accesso). Si tratta di politiche di incentivazione che, con procedure semplici ed efficaci per il cittadino, si propongono di migliorare progressivamente le prestazioni di energia rinnovabile degli edifici esistenti e di incrementare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il Conto Termico 2020 ha ulteriormente esteso l’area di intervento di tali politiche, ampliando il numero dei soggetti che possono avervi accesso, la dimensione degli impianti per cui si può richiedere l’incentivo e snellendo le pratiche burocratiche.
Le differenze fra la “vecchia” versione del conto energia termico e quella entrata in vigore nel 2020, anche detta 2.0, riguarda in primis il numero e la tipologia dei beneficiari, che sono stati ampliati includendovi anche le società “in house” (aziende pubbliche in forma societaria) e le cooperative di abitanti. È stata aumentata anche la dimensione massima degli impianti per cui è possibile fare domanda; le procedure di rimborso ad accesso diretto sono state semplificate e le tempistiche sono state ridotte. È stata, inoltre, innalzata l’entità del contributo. Il limite per l’erogazione del contributo in un’unica rata risulta poi, dal 2020, notevolmente più alto, essendo passato da 600 a 5.000€.
Esclusivamente per quanto riguarda le PA, una delle novità molto importante del Conto Energia Termico 2.0 2020 è, infine, rappresentato dal rimborso totale (100%) per la Diagnosi Energetica degli edifici e l’Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE.
Sono inclusi nel novero delle operazioni rimborsabili:
I contributi erogati per il singolo edificio o immobile sono utilizzabili una sola volta per singolo intervento o, laddove previsto, fino al raggiungimento del massimale individuato dal GSE.
Per quanto riguarda l’installazione delle caldaie a condensazione, in particolare, la cosa migliore da fare è, invece, richiedere l’Ecobonus 2020 se si ha intenzione di installare anche un sistema per la termoregolazione degli ambienti, ad esempio a valvole termostatiche (detrazione Irpef del 65%).
Il calcolo degli incentivi per il conto termico dipende da diversi fattori:
Per i privati, gli incentivi del Conto Energia Termico non sono cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef, i cosiddetti Ecobonus 2020, o con altre forme di incentivazione statale (per le PA, invece, gli incentivi sono cumulabili).
Possono accedere al Conto Termico i soggetti privati, i titolari di ditte individuali e di aziende di qualsiasi tipologia, le Pubbliche Amministrazioni e, dal 2020, anche le società “in house” e le cooperative di abitanti.
La richiesta per usufruire del conto termico 2.0 va effettuata direttamente tramite il sito del GSE compilando la modulistica messa a disposizione con i dati dell’immobile e le informazioni pre e post intervento. Andranno inviati:
Alla ricezione dei dati, il GSE valuterà la domanda e, se approvata, provvederà al rimborso con due modalità:
Leggi in dettaglio cosa prevede la normativa a sostegno degli interventi di risparmio energetico e cosa fare per poter usufruire dei contributi erogati:
Hai bisogno di migliorare la resa energetica della casa o della tua impresa? Contattaci per sapere quali sono gli interventi più indicati e per avere tutte le informazioni sul Conto Termico 2.0!