Un sorpasso storico: le fonti di energia verdi hanno superato i combustibili fossili. È quanto è accaduto, nel primo semestre del 2020, in Europa. Stando al rapporto di «Ember», centro di ricerca londinese, eolico, solare, idroelettrico, biomasse e biocarburanti, hanno prodotto il 40 % dell’elettricità nella prima metà dell’anno, superando per la prima volta gas e carbone, fermi al 34 %.
Ciò rappresenta anche un importante svolta per quanto riguarda la lotta al riscaldamento globale; le emissioni di Co2 del settore energetico, sono contestualmente diminuite del 23 % (complice anche la pandemia da Covid-19).
I combustibili fossili sono in continua discesa, conseguenza anche delle diverse politiche di abbandono delle suddette fonti energetiche, messe in campo dai diversi stati europei. Fatta eccezione per la Polonia, il cui governo non sembra aver in programma la graduale eliminazione dell’impiego del carbone, e questo rende le bollette dei consumatori più salate. In diminuzione anche la generazione di elettricità da gas, con un calo del 6 %.
In forte crescita tutto il settore delle rinnovabili, con percentuali che sembrano essere di buon auspicio per il futuro.