Lo schema di un impianto fotovoltaico può essere descritto nel seguente modo:
- Celle fotovoltaiche, piccole lastre nere o blu scure di circa 10 cm realizzate con un materiale semiconduttore (in genere silicio amorfo, mono o policristallino) che, trattate in modo opportuno, originano una differenza di potenziale tra la superficie superiore (-) ed inferiore (+). La radiazione solare che colpisce la cella mette in movimento gli elettroni che si spostano dalla parte negativa a quella positiva creando un flusso che genera corrente continua ad una tensione di circa 0,5 Volt.
- Moduli fotovoltaici, il cuore dell’impianto fotovoltaico. Sono costituiti da celle fotovoltaiche collegate tra loro in serie, e fissate mediante una sottile lastra di vetro (lato esposto alla radiazione solare), ed uno strato di EVA, che preservano il materiale semiconduttore garantendo un totale isolamento. Sul retro è posizionata una scatola di giunzione (generatore fotovoltaico), che raccoglie il flusso di energia elettrica continua e permette il collegamento in serie dei singoli moduli in gruppi, chiamati stringhe.
- Inverter, o dispositivi di conversione, permettono la trasformazione della corrente continua, prodotta dal generatore fotovoltaico, in corrente alternata adatta all’immissione in rete. Queste macchine, mediante l’impiego di particolari sistemi di controllo software e hardware consentono di estrarre dai pannelli solari la massima potenza disponibile, a qualsiasi condizione meteorologica.
- Quadro di controllo, per la gestione dell’interfaccia tra sistema di produzione dell’impianto fotovoltaico e rete.
Ovviamente lo schema dell’impianto fotovoltaico può essere differente da caso a caso: un impianto fotovoltaico domestico realizza uno schema elettrico di connessione relativamente semplice, mentre una centrale fotovoltaica avrà uno schema elettrico molto più complesso e con molte più componenti.